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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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Contro Catilina, III, 13
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originale
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[13] Indiciis eitis atque editis, Quirites, senatum consului, de summa re publica quid fieri placeret. Dictae sunt a principibus acerrimae ac fortissimae sententiae, quas senatus sine ulla varietate est secutus. Et quoniam nondum est perscriptum senatus consultum, ex memoria vobis, Quirites, quid senatus censuerit, exponam.
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traduzione
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13 Del resto, Quiriti, se tavolette, sigilli, scritture e infine la confessione di ciascuno mi sembravano prove inconfutabili, molto pi? lo erano il pallore, gli occhi, l'espressione, il silenzio di questi uomini. Erano cos? sbalorditi, gli occhi piantati a terra, gli sguardi furtivi da uno all'altro, che le accuse sembravano muovere da loro stessi pi? che dagli altri.
Messe a verbale e lette le deposizioni, Quiriti, ho chiesto al Senato che decisioni intendesse prendere nell'interesse dello Stato. I primi a intervenire si sono espressi con la massima durezza e la loro posizione ? stata approvata all'unanimit? dal Senato. Dal momento che non ? stato ancora redatto il verbale, Quiriti, vi riporter? a memoria come si ? svolta la seduta.
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